mercoledì 28 dicembre 2011

E-BOOK PNL gratuito!


Puoi scaricare gratuitamente il tuo e-book sulla comunicazione analogica e la Programmazione Neuro Linguistica (PNL) scritto da Pasquale Adamo e Daniela Marrocco (entrambi: coach, mediatori, formatori, trainer di PNL, esperti in tecniche di potenziamento e rilassamento)

direttamente da questo link:

VIAGGIO ALL'INTERNO DELLA COMUNICAZIONE

mercoledì 21 dicembre 2011

"la Nave" tratto da "101 Storie di PNL. Storie per il Benessere, per il Potenziamento e per la Vita" di P.Adamo


Questa è la storia di apertura del mio ultimo libro. Ispirata dai miei incontri di Coaching.
Spesso sappiamo cosa VOGLIAMO, sappiamo riconoscere i nostri OBIETTIVI, cosa ci fa male e cosa ci fa stare bene, ma assumiamo una serie di ATTEGGIAMENTI, PENSIERI, COMPORTAMENTI che ci allontanano dalla nostra "meta". Attraverso il coaching si può imparare a strutturare i propri obiettivi (professionali e personali), si può apprendere quali sono le cose DAVVERO importanti da fare e quali invece sono superflue o magari "imposte" da altri. Si possono riscoprire le proprie risorse e capacità per AGIRE!

sabato 3 dicembre 2011

"101 Storie di PNL" articolo di Italo Interesse su QUOTIDIANO DI BARI

"Non si tira una porta che va spinta" è il titolo che il  Giornalista Italo Interesse ha utilizzato per l'articolo su "101 Storie di PNL". In pochissime parole ha saputo racchiudere gran parte degli "insegnamenti" e della "mentalità PNL".
A volte, pensiamo di avere di fronte ostacoli enormi; a volte, quasi ci andiamo a cercare situazioni difficili, magari solo perchè ci hanno insegnato che la vita è dura (convinzioni limitanti) e dobbiamo trovare conferme continue a quell'insegnamento (profezie auto-avveranti). Altre volte, diamo per scontato che una porta si possa aprire solo tirandola (la mappa non è il territorio), e quello che abbiamo sperimentato più volte diventa una consuetudine, limitando le nostre capacità di scelta, decisione e di libertà.
Invece, è sufficiente "aprirsi al dubbio" che quella porta non sia come tutte le altre. Darsi il permesso di sperimentare nuove soluzioni (la flessibilità) e scoprire che se vogliamo qualcosa di diverso dobbiamo pur essere disposti a fare qualcosa di diverso..."e non tirare una porta che semplicemente voleva solo essere spinta".

 

venerdì 18 novembre 2011

lunedì 14 novembre 2011

101 Storie di PNL. Storie per il Benessere, per il potenziamento e per la vita

Gli aforismi, le metafore, le fiabe, le storie hanno un enorme potere evocativo e una forte carica simbolica. Per questo favoriscono l'apprendimento, l'apertura al dubbio, la flessibilità a prendere in considerazione diverse alternative comportamentali e l'allargamento della propria mappa del mondo. Tutto con un'unica finalità: il proprio benessere e il raggiungimento della propria eccellenza!
Attraverso le "storie" si superano gli ostacoli razionali, le barriere logiche e le convinzioni limitanti per scoprire nuovi territori, nuove dimensioni, nuove realtà e nuove possibilità che fino a quel momento ci eravamo preclusi.
Nelle mie consulenze private di coaching e potenziamento, mi affido sempre al linguaggio potenziante e magico delle "storie"... Come quella volta in cui ho raccontato ad una persona che nascondeva la sua fragilità attraverso l'aggressività e la sua paura di non essere all'altezza denigrando gli altri, la "storia" dell'ape e della farfalla, che si conclude con: "l'ape usa il suo pungiglione per farsi sentire, la farfalla i suoi colori. TU puoi SCEGLIERE."
Oppure, quando incontro clienti particolarmente scoraggiati e demotivati, che hanno perso la fiducia in sè e a cui racconto la storia della candela, della lanterna e del sole che si conclude con: "Puoi scegliere di essere candela, lanterna o sole, ma la LUCE che c'è dentro di te, non si potrà mai SPEGNERE". 
Piccoli spunti di riflessioni, piccoli contributi di ottimismo e pillole di fiducia per aprirsi a grandi opportunità di trasformazione personale!
Buona lettura e soprattutto BUONA VITA!
Per maggiori informazioni clicca qui:  clicca qui!

lunedì 7 novembre 2011

Pasquale Adamo & Roy MARTINA (il mio INCONTRO con Roy Martina)

Ieri, 6 Nov. 2011, si è svolto il seminario "Smettila di auto-sabotarti con il metodo dell'equilibrio emozionale" con Roy Martina. 
Solitamente, questi articoli devono avere una traccia giornalistica: chi è Roy Martina, cosa ha fatto, cosa ha detto, quanta gente c'era, etc.
Vorrei fare però uno strappo alla regola e parlarvi, per questa volta, delle EMOZIONI che Roy Martina è riuscito a trasmettermi durante il seminario. 
Ho conosciuto molti Formatori Internazionali e nazionali di grande spessore e da cui ho appreso tanto, tantissimo. Le loro tecniche, le loro strategie i loro suggerimenti professionali sempre preziosi e, ancora oggi a distanza di tanto tempo, mi tornano utili e indispensabili nelle mie consulenze private e aziendali.
Roy Martina, oltre a tutto questo, mi ha lasciato una fortissima sensazione di PACE e di LUCE.
Ci ha mostrato come liberarci dalle emozioni negative, ci ha spiegato la differenza tra Mente Critica, Mente subconscia, Anima e Spirito, ci ha insegnato una tecnica veloce su come potenziare il nostro corpo e la nostra mente  (basandosi sulla riflessologia plantare e i meridiani) ma, quello che ho trovato davvero speciale, è stato il suo sorriso, la sua pace interiore, la sua serenità e la sua umanità.
In questo momento storico di crisi, sfiducia e instabilità, in una società che si serve della paura e e di "cattive notizie" per controllarci, Roy Martina ci ha parlato di FIDUCIA, DI POSITIVITA' e di una umanità in EVOLUZIONE SPIRITUALE! E credo che questo valga molto di più di qualsiasi altra cosa. Venir via dal seminario con un atteggiamento positivo e di fiducia nei confronti del futuro e di se stessi ha un valore inestimabile.
Concludo riportandovi la cosa che, dal mio punto di vista, è la più sorprendente, carica di significati e fortemente congruente con quello che ci ha insegnato e con il messaggio che la sua personalità lascia passare:
"Sto insegnando quello che ho scoperto, le tecniche che ho sviluppato e il sistema che ho creato, ma a breve smetterò di farlo e lascerò spazio ai miei allievi. Se continuerò a fare seminari e incontri, tutti coloro che mi hanno seguito e credono in quello che hanno visto e imparato, saranno limitati a causa mia. Se non lo facessi sarei io stesso il limite al mio sistema e a quello in cui credo" Roy Martina.

sabato 22 ottobre 2011

VIVERE RELAZIONI SANE (i 7 Specchi Esseni) P.Adamo Coach



Vi è mai capitato di incappare sempre nella stessa tipologia di relazione?
L’uomo infedele, la donna gelosa, il capo severo, l’amico inaffidabile!
Poi, finiamo per prendercela con  la SFORTUNA, con il KARMA e con il DESTINO!
In tutti i casi abbiamo l’impressione che non dipenda da noi e ci rassegniamo a vivere delle relazioni infelici e nocive!

E SE NON FOSSE COSI’?
SE NON FOSSE AL DI FUORI DELLE NOSTRE RESPONSABILITA’?
SE POTESSIMO INTERVENIRE E MODIFICARE QUELLO CHE SEMBRA ESSERE IL NOSTRO DESTINO?

Secondo un'antichissima popolazione, gli ESSENI, i nostri rapporti e le nostre relazioni interpersonali trovano spiegazione in 7 categorie. Cioè, ci sono 7 grandi “motivazioni” che causano e condizionano le nostre relazioni.
Gli Esseni li hanno chiamati: “specchi”…. Vedremo perché!

IL 1° SPECCHIO ESSENO: “la nostra presenza nel momento presente”
Il primo Specchio Esseno sostiene che “ciò che viviamo è l’immagine di quello che noi siamo nel presente”.
Chi ci è vicino, chi ci circonda, chi incontriamo, ci rimanda quello che stiamo vivendo/provando/sentendo nel presente.
Per esempio, se stessimo vivendo un periodo di forte rabbia, finiremo per incontrare e stringere relazioni con persone molto arrabbiate!
Se stessimo vivendo un periodo di forte depressione, finiremo per incontrare e stringere relazioni con persone tristi, infelici, depresse.

Allora, se siete circondati da relazioni “nocive”, chiedetevi:
COSA STA RISPECCHIANDO DI ME QUESTA PERSONA?  Solitamente, è sufficiente individuare l’aspetto di quella persona che maggiormente vi crea disagio e domandarvi se vi appartiene in quel momento della vostra vita.

Ultimamente mi è capitato, durante una mia consulenza di coaching, un cliente che si sentiva “sfortunato” perché incontrava sempre “uomini infedeli”. Gli ho chiesto: “quanto ti senti fedele tu?” E il cliente mi ha risposto: “io non ho mai tradito!” Ho semplicemente ribadito: “non ti ho chiesto se hai mai concretizzato l’infedeltà, ti ho chiesto che percezione hai della tua capacità di essere fedele!” Possono essere sufficienti i nostri pensieri, i nostri sogni, i nostri desideri per sentirsi infedeli!
Da quel giorno abbiamo lavorato sulla sua idea e percezione di fedele!

IL 2° SPECCHIO ESSENO: “cosa giudichiamo nel momento presente”
 Il secondo Specchio Esseno ha una qualità simile alla precedente ma è un po’ più sottile. Anziché riflettere ciò che siamo, ci rimanda ciò che noi giudichiamo nel momento presente.  
Per esempio, se siete a contatto con persone che vi provocano una forte frustrazione, rabbia o tensione chiedetevi: MI STANNO MOSTRANDO COSA GIUDICO IN QUESTO MOMENTO? 
Infatti, a volte, siamo fortemente impegnati in un progetto, un ideale, una mission di vita che finaimo per contrapporci a tutto ciò che potrebbe ostacolare quel progetto/ideale!
Per esempio, posso essere fortemente impegnato nella tutela e difesa degli animali abbandonati. Di conseguenza mi capiterà spesso di giudicare male e con violenza coloro che non hanno la mia stessa sensibilità. E’ in questo caso che può verificarsi il 2° specchio Esseno: la vita di metterà di fronte persone che continuamente ti appaiono come pocio sensibili nei confronti degli animali.

Qualche anno fa, collaboravo con un’associazione impegnata nella tutela dei bambini. Mi accorsi che il responsabile di questa associazione incappava sempre in persone che non avevano davvero a cuore i bambini ma il profitto che si poteva ottenere. Diciamo che erano motivati più dal denaro che dalla salute dei bambini! Scopo di questa associazione era tutelare i bambini e la loro salute senza alcun scopo di lucro!  Il responsabile dell’associazione non riusciva ad accettare che esistessero persone che potessero privilegiare il denaro ai bambini. Lottare contro queste persone e la loro meschinità era la ragione stessa della nascita dell’associazione e la sua ragione di vita, pertanto, il responsabile giudicava continuamente quella realtà e sistematicamente le si ripresentava!!
IL 3° SPECCHIO ESSENO: “cosa ho perso di me?”
Questo è uno specchio, a mio avviso, molto utile e importante!
Quante volte ti è capitato di incontrare persone che hanno subito attirato la tua attenzione?
E’ stato sufficiente incrociare gli sguardi e dentro di te è successo qualcosa di magico e intenso. Una voglia irrefrenabile di conoscere quella persona.
Alla presenza di questa persona, che forse non conosciamo nemmeno, sentiamo come una scossa elettrica, forse anche la pelle d’oca sulla nuca o sulle braccia. 
Che cosa è successo? Amore a prima vista? Può essere… oppure:
Il terzo Specchio Esseno, sostiene che quando questo accade, avviene perché l’altra persona ha qualche nostra qualità, qualche aspetto del nostro carattere, che abbiamo perso con il tempo. E’ come se, con il passare del tempo, con l’aumentare delle responsabilità, con l’aumentare degli anni, perdiamo o dimentichiamo qualcosa che ci appartiene (leggerezza, passionalità, gioiosità, vivacità, etc) e il terzo specchio Esseno serve a ricordarcelo!
Se vi trovate in presenza di  qualcuno e, per qualche motivo inspiegabile, sentite l’esigenza di passare del tempo con quella persona, ponetevi una domanda: CHE COSA HA QUESTA PERSONA CHE IO HO PERDUTO, HO CEDUTO, O MI È STATO PORTATO VIA? 
Recentemente, un mio vecchio amico mi ha contattato e mi ha chiesto una consulenza. Ho accettato di incontrarlo. Mi ha riferito che era in un periodo molto difficile con la moglie e che, probabilmente si era innamorato di un’altra donna. Dopo aver appurato che il sentimento fosse ricambiato, gli ho chiesto di incontrarli entrambi. Li ho messi uno di fronte all’altro e ho chiesto loro di  guardarsi negli occhi e poi ho aggiunto: “CHIEDETEVI COSA VI RICORDA DI VOI LA LA PERSONA CHE AVETE DI FRONTE. QUALE ASPETTO DELLA SUA PERSONALITA’ E DEL SUO MODO DI ESSERE VI ATTIRA!
Insieme abbiamo preso consapevolezza di questo meccanismo e analizzato la situazione, evitando così, di far soffrire i loro rispettivi partner. Così, è svanita quella forte attrazione!

IL 4° SPECCHIO ESSENO: “le relazioni come dipendenze”
Il quarto Specchio Esseno è legato alle nostre dipendenze. Non solo dipendenze dall’alcool, dal fumo, o dalla droga, ma anche le dipendenze da alcuni modelli comportamentali: manie di controllo, pulsione all’ordine, dipendenza dal successo, etc.
Spesso, infatti,  nel corso degli anni ci accade di  adottare dei modelli di comportamento che poi diventano tanto importanti  da farci riorganizzare il resto della nostra vita per accoglierli. Sovente tali comportamenti sono compulsivi, creano dipendenza.
Il Quarto specchio ci permette di osservare noi stessi in uno stato di dipendenza e compulsione.  Attraverso la dipendenza e la compulsione, noi rinunciamo lentamente proprio alle cose a cui  teniamo di più.  Facciamo posto a queste dipendenze e sostituiamo quello che di più caro abbiamo.
Osserviamo la nostra vita e le nostre “dipendenze” e chiediamoci: COSA STANNO SOSTITUENDO? Di cosa o di chi stanno prendendo il posto?

IL 5° SPECCHIO ESSENO: “Il rapporto con DIO”
Pensate al rapporto che avete con Dio. Quali convinzioni avete nei suoi confronti, quali credenze, quali aspettative! Ora, osservate se ci sono similitudini e somiglianze con il rapporto che avete con i vostri genitori.
È come se, il rapporto che avete con i vostri genitori terrestri rifletta il rapporto che avete con i vostri “genitori celesti”.
Per esempio, se  pensate che Dio vi giudica e non è contento di voi, probabilmente pensate lo stesso dei vostri genitori! Se voi pensate che Dio non si è mai davvero preso cura di voi, che non ha fatto abbastanza per voi, probabilmente, pensate la stessa cosa dei vostri genitori..
 Il 5 specchio esseno, riflette il modo in cui voi pensate che Dio vi concepisca o come voi concepite il Creatore!
Questo specchio è forse il  più potente in assoluto, perché ci permetta di vedere, più profondamente degli altri, la ragione per cui abbiamo vissuto la nostra vita in un dato modo. 

IL 6° SPECCHIO ESSENO: “l’oscura notte dell’anima”
Anche se il nome di questo sesto specchio esseno può sembrare infausto, in realtà, esso è estremamente positivo e potenziante!
Secondo questo sesto specchio, quando nella vita ci accade qualcosa di molto terribile, qualcosa di molto grande, è perché siamo pronti a passare al nostro “livello successivo”, siamo pronti a sperimentare e mettere in campo tutte le nostre abilità.
Questo specchio, si basa sul principio che “dio non ci dà mai più problemi di quanti non riusciamo a sopportarne?”
Quando la vita è più dura, quando ci vengono poste delle sfide più alte nel campo della salute, dei rapporti umani o della sopravvivenza è perché noi stessi ci siamo creati quelle situazioni solo dopo aver accumulato tutti gli strumenti necessari a tirarcene fuori con grazia.
Fino a che non abbiamo fatto nostri quegli strumenti non ci troveremo mai nelle situazioni che ci richiedono di dimostrare determinati livelli di abilità. 
Quindi, da questa prospettiva, le sfide più alte della vita, quelle imposteci dai rapporti umani e forse  anche dalla nostra stessa sopravvivenza, possono essere percepite come delle grandi opportunità a nostra disposizione, per saggiare la nostra  abilità, anziché come dei test da superare o fallire.
E’ proprio attraverso lo specchio della notte oscura dell’anima che vediamo noi stessi nudi, senza alcuna corazza o protezione illusoria che ci siamo nel tempo costruiti!

Nella mia esperienza professionale è uno degli aspetti più importanti e al tempo stesso più difficili da far “comprendere.” È difficile poter pensare che un ostacolo, una difficoltà, una disavventura possano essere qualcosa di positivo per noi. Vi è una certa resistenza a prendere in considerazione che qualcosa che ci ha fatto soffrire, ci serva a maturare e, soprattutto, come dice il 6° specchio, a passare al nostro livello successivo di crescita.
Vi assicuro però, che fino ad oggi, dietro ad ogni disagio/difficoltà/problematica si è sempre celato una sorta di messaggio, di insegnamento indispensabile per realizzare il proprio sé!

IL 7° SPECCHIO ESSENO: "Dio non fa errori"
Il settimo specchio esseno è il più difficile.  E’ lo specchio che ci chiede di ammettere la possibilità  che ciascuna esperienza di vita, a prescindere dai suoi risultati, è di per sé perfetta e naturale.  A parte il fatto che si riesca o meno a raggiungere gli alti traguardi che sono stati stabiliti per noi da altri, siamo  invitati a guardare i nostri  successi nella vita senza paragonarli a niente. Senza usare riferimenti esterni di nessun genere.
Nella prospettiva di questo specchio ci viene  chiesto di ammettere la possibilità che ogni aspetto della nostra vita personale – qualsiasi aspetto  - sia perfetto così com’è. Dal nostro aspetto fisico, ai nostri risultati in ambito scolastico, aziendale o sportivo. 
Il settimo specchio esseno ci chiede di ricercare la perfezione nell'imperfezione della vita. E ci ricorda che spesso siamo noi i nostri critici più agguerriti.
Inoltre, per valutare il nostro successo o fallimento, misuriamo i nostri risultati facendo uso di un  metro esterno.  Ci paragoniamo a qualcuno o qualcosa che è fuori e che non appartiene a noi!
Allora dobbiamo chiederci: QUALE METRO DI VALUTAZIONE STIAMO USANDO? A QUALI PARAMETRI STIAMO FACENDO RIFERIMENTO?
Quindi vi invito ad esaminare la vostra vita ed a individuare le aree in cui sentite di non essere felici di voi stessi. Questo può accadere soltanto se non avete fatto del vostro meglio oppure se avete fatto del vostro meglio e vi siete paragonati a qualcun altro!!!
Parafrasando Bon Jovi:
“Ricorda che sei perfetto perché Dio non fa errori” Bon Jovi

Fonti: "Camminare tra i mondi" di Gregg Braden

mercoledì 12 ottobre 2011

EMOZIONI E MALATTIA


Il termine EMOZIONI, viene dal latino E/MOVERE, quindi “smuovere, agitare, commuovere” e indica qualcosa che si muove dentro di noi.
Le basi del nostro sistema emozionale sono impresse nel nostro sistema nervoso e diventano “tendenze automatiche”.
Le emozioni sono gestite dall’amigdala, cioè una piccola struttura cerebrale che raccoglie informazioni dall’esterno. Essa è collegata con i meccanismi della memoria e con la corteccia cerebrale, sede della coscienza e del pensiero.
Inoltre, l’amigdala, invia ordine al sistema nervoso autonomo, responsabile dei sintomi fisiologici.
L’amigdala è una SENTINELLA PSICOLOGICA, guidata da INTERROGATIVI PRIMITIVI.
Quello che sta accadendo è qualcosa di cui ho paura? Che odio? Che mi ferisce? Se la risposta è affermativa, l’amigdala fa scattare una sorta di “grilletto neurale”, che manda messaggi di crisi a tutte le parti del cervello.
All’istante il nostro corpo si prepara a combattere o a fuggire. Infatti, alcuni ormoni fanno aumentare la frequenza cardiaca, preparano i muscoli ad agire e rendono più vigili i sensi. UN VERO URAGANO EMOTIVO!

Questo "uragano emotivo" inevitabilmente si ripercuote sul nostro corpo e si manifesta attraverso il corpo stesso! Pensate a quando siamo arrabbiati: la bocca si irrigidisce, i pugni si stringono, lo stomaco si contrae, etc.
Immaginate, ora, se questa rabbia e le risposte corporee associate, si ripetono nel tempo e non trovano risoluzioni. Cosa succede al vostro corpo? Quanto sarà "inquinato"? Cosa succederà al vostro stomaco? Quanto aumenterà la produzione di succhi gastrici?
Questo è un esempio di forte correlazione tra emozioni e malattie! 

E ve ne sono tanti altri:
Neurologicamente l'ambiete esterno è percepito atttraverso il sistema nervoso periferico (sistema sensoriale). Quindi problemi alla vista, udito, tatto o problemi motori possono essere legati all'ambiente in cui viviamo. Per esempio, se abbiamo un problema alla vista possiamo chiederci: "Cosa non vogliamo vedere nell'ambiente (casa, lavoro, famiglia) in cui viviamo?"

Neurologicamente i comportamenti sono connessi al sistema motorio. Quindi problemi di tipo motorio possono avere origine nei nostri comportamenti. 

Neurologicamente le nostre credenze, le nostre convinzioni e i nostri valori sono elaborate dal nostro sistema nervoso autonomo.  Cioè quel sistema che regola le funzioni che sono al di fuori del nostro controllo volontario: cuore, polmoni, sfinteri, nervi facciali, erezione, etc. Quando riscontriamo dei problemi in questi organi, probabilmente, abbiamo sviluppato delle credenze e/o convinzioni sul nostro sè, nocive e dannose!

Neurologicamente la nostra identità viene percepita a livello immunitario ed endocrino. Qundi una percezione errata della nostra identità (quanto ci accettiamo, quanto ci piacciamo, quanto siamo soddisfatti di noi, etc) può ripercuotersi sul nostro sistema immunitario  e su organi come: tiroide, pancreas, reni, fegato, ovaie/testicoli e portare a disfunzioni ormonali.

La nostra mente e il nostro corpo sono strettamente collegati tra loro, in un intreccio forte e indissolubile. Per questo è importante comprendere che, spesso, le nostre malattie hanno origine nei nostri pensieri, nei nostri modi di percepire la realtà e di rapportarci agli altri. Trovano spiegazione nelle nostre modalità di affrontare situazioni stressogene e difficili. Possono nascere dalla percezione che abbiamo del nostro sè e dalle nostre credenze! 
Mens sano in corpore sano...




venerdì 23 settembre 2011

CONVINZIONE LIMITANTE: la velocità della luce!



Anche i Fisici condizionati dalle "convinzioni limitanti"!
E' incredibile! Per tanti anni si è pensato che nulla potesse essere più veloce della luce. Einstein e la sua teoria avevano posto la velocità della luce COME LIMITE INSUPERABILE.
Di conseguenza, i fisici di tutto il pianeta ritenevano impossibile percorrere le enormi distante cosmiche a causa dell'impossibilita' di superare la velocita' della luce.
Poichè si è CREDUTO che non si potesse superare la velocità della luce, si è PENSATO che fosse impossibile "percorrere il cosmo"....

Ecco qui un esempio eccezionale di convinzione che limita il nostro pensiero, le nostre azioni e la nostra vita!

COSA SONO LE CONVINZIONI LIMITANTI:
Possiamo paragonare la nostra mente ad un motore di ricerca. Pensa a Google. Quando desideri avere informazioni su qualche cosa, è sufficiente digitare la parola chiave e attendere che il motore ti dia i risultati.
Il problema è che la nostra mente, come il  motore di ricerca, ci fornisce i risultati basandosi sulle informazioni immagazzinate nel proprio archivio ( il cervello). I dati provenienti dal nostro cervello, esattamente come le informazioni provenienti da internet, possono essere vere, false o, semplicemente, frutto di opinioni.


Ora, queste informazioni accumulate col tempo nel nostro cervello si legano fra di loro creando una vera e propria identità. Un'identità che diventa via via tanto potente da darti l'illusione di essere il tuo vero io, al punto da cominciare a governare abusivamente la tua vita! Ne consegue che l'espressione "essere se stessi" contiene un'evidente contraddizione in quanto non si è in grado di capire a chi si riferisce quel "se stessi" se alla tua reale Identità oppure all'identità abusiva rappresentata dalla massa di informazioni archiviate nel tuo cervello.

Facciamo un esempio. Voglio raggiungere un determinato obiettivo (conoscere la ragazza che incontro tutte le mattine). Mi decido e la mattina seguente mi ripropongo di presentarmi. Il mio cervello pesca tutte le informazioni che possiede su esperienze similari. Cosa mi succede se ho esperienze precedenti  fallimentari? Come mi comporterò se in passato mi è stato detto più volte: "non sei capace"? "sei troppo timido?" (magari da genitori/insegnati/amici)??

Pertanto, è importante saper andare oltre quelle che sono le nostre convinzioni limitanti. Come?
Ecco qualche suggerimento:
1) allargare la propria mappa del mondo (le informazioni all'interno del nostro cervello)
2) sviluppare i nostri sensi (sono i "filtri" della realtà)
3) aprirsi al dubbio (lasciare spazio al cambiamento)
4) essere flessibili
5) sperimentare

Alcuni suggerimenti per superare i propri limiti e le proprie credenze limitanti... e "percorrere il cosmo" della nostra vita!

lunedì 19 settembre 2011

EQUILIBRIO EMOZIONALE (Bari)


Ti senti “incompleto”, insoddisfatto,  ansioso?
Troppo spesso ti ritrovi a vivere emozioni come la paura, la frustrazione, la rabbia?

Allora, hai bisogno di ritrovare  il tuo “equilibrio emozionale”!!
Equilibrio emozionale è imparare  a gestire la nostra mente!
E’ comprendere il nostro disagio e il suo “messaggio positivo”!   Ogni sintomo ha una sua motivazione originaria profonda, è un segnale della necessità di guardare dentro di noi.
Raggiungere un equilibrio emozionale vuol dire fare scelte ottimali ed avere un comportamento congruo con i nostri pensieri.

L’emozioni sono fonte di gioia e di dolore, bisogna sapere come gestire queste situazioni per non farci travolgere da esse e cadere nelle emozioni negative come rabbia, paura, fobie e altre dipendenze. Possiamo cambiare i nostri pensieri e renderli innocui, sostituendo le credenze negative con quelle positive, per vivere la vita con serenità e gioia. Siamo noi i responsabili di abitudini negative che ci portano a malumori, tristezze e depressioni di ogni sorta.

Lo scopo dell’Equilibrio Emozionale è quello di aiutarci a ritrovare l’armonia nella nostra realtà attraverso un metodo semplice e efficace basto su specifici affermazioni, comportamenti  e strategie. Ci insegna a diventare sempre più consapevoli delle tensioni, dei blocchi e delle inibizioni che ci limitano.
Per esempio, la paura  si basa sull’idea che possiamo perdere ciò che è più prezioso per noi (la vita, una persona amata, la salute, la stabilità economica). Io la definisco “la maggiore responsabile della malattia”. Gli organi “toccati” da questa emozione sono la vescica, il rene e lo stomaco. Ad essa sono riconducibili l’insicurezza, l’indecisione, la sfiducia.
Oppure,  La rabbia!
Essa può scaturire dalla sensazione di essere stati trattati in modo ingiusto, di non essere capiti, di non riuscire ad ottenere ciò che desideriamo. Se repressa o mal gestita, è estremamente dannosa per il nostro cuore, il colon e per tutti gli altri organi vitali.
Ad essa sono connesse la frustrazione e l’irritazione.
Infine, Lo stress.
E’ legato al nostro modo di affrontare quello che incontriamo lungo il nostro percorso. Evidentemente dobbiamo TRASFORMARE le nostre modalità e il COME ci comportiamo ogni giorno!
Il nostro corpo indica, di volta in volta, se a livello emotivo siamo in equilibrio, ovvero se sprigioniamo correttamente l’energia provocata dalle nostre emozioni.
Il metodo dell’Equilibrio Emozionale fornisce la chiave di lettura di ciò che il nostro stesso corpo ci suggerisce, consentendoci in tal modo di compiere un grande passo verso il benessere psicofisico e la completa vitalità.

Questa è la via per la guarigione interiore e la pace.

PROVARE NON COSTA NULLA MA PUO’ CAMBIARE LA VITA

martedì 13 settembre 2011

Problemi nella coppia (Bari)



Stai vivendo un momento difficile del tuo rapporto di coppia.
La tua relazione si basa quasi esclusivamente sulla routine.
Hai voglia di recuperare un rapporto d’amore e di sintonia con il tuo partner.

Bene,  se stai vivendo una delle situazioni sopra citate, allora sospendi, per un attimo, le cose che stai facendo e fermati un istante. Dedica la tua attenzione a qualcosa che potrai trovare utile. Se per te è davvero importante la tua Relazione di Coppia, sicuramente potrai dedicare un po’ del tuo tempo a qualcosa che potrà esserti d’aiuto.

Iniziare o reinventare una Relazione di Coppia è come avventurarsi in un Viaggio. E’ come esplorare un mondo a noi estraneo, un mondo che, probabilmente, sarà diverso dal nostro. La nascita o la ri-nascita di una Relazione di Coppia è un Viaggio che, spesso, consiste nell’esplorazione di un Nuovo Mondo o nel guardare al vecchio mondo con OCCHI NUOVI!

“Il viaggio non consiste nel conquistare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” M.Proust

E ti starai chiedendo cosa fare per AVERE OCCHI NUOVI?

Avere Occhi Nuovi significa:
  • lasciar andare il passato;
  •  prendere il meglio da tutte le esperienze che abbiamo vissuto fino a questo momento
  • avere il coraggio di lanciarti in qualcosa di inesplorato
  • essere pronto a fare le cose che fanno in “pochi”
  • osservare DAVVERO la persona che scegli per iniziare questo Cammino di Coppia
  • essere disposto ad ESSERE FELICE, piuttosto che ad avere Ragione

Il Primo Passo per iniziare questo viaggio di trasformazione è scegliere la META IDEALE, scegliere  posto in cui vuoi arrivare insieme al tuo Partner.
Dove vuoi arrivare? Cosa vuoi condividere con il tuo Partner? Cosa vi piace fare insieme? Cosa immagini potrebbe valorizzare e rinvigorire la vostra relazione?
Immaginare la META è il primo passo per intraprendere il vostro viaggio di TRASFORMAZIONE!

Buon Viaggio!

mercoledì 17 agosto 2011

IL COACH: ALLENATORE DELL'ANIMA E CONSULENTE CHE INSEGNA A VIVERE


Nata in America circa cinquant'anni fa, la figura del «life coach» sta timidamente prendendo piede anche in Italia se ne contano all'incirca ottocento ma la stima è approssimativa perché non esiste un albo che li riunisca. Operano per passaparola e si avvalgono di internet per farsi conoscere, alcuni seguono delle scuole, altri sono autodidatta. Uno di loro, Giovanni Cozza, sta cercando di organizzare se stesso e i suoi colleghi in un'associazione (la Miglioramenti.it) ma il compito si è rivelato piuttosto arduo perché si tratta di una professione ancora poco conosciuta che fatica a prendere piede. «Tra i clienti - spiega Cozza - c'è di tutto. Dalla massaia al dirigente. La durata della "terapia" varia a seconda delle problematiche: per certe fobie è sufficiente una seduta di un'ora e mezza, per altre è richiesto un intervento di sei incontri della stessa durata. Un conto è aiutare chi ha paura di volare, diverso è intervenire su chi cerca sempre uomini sbagliati». Se l'analisi psicanalitica è lunga, di imbarazzante ammissione (prova tu a confessare «sì, sai, vado dallo strizza», diventi l'unico colpevole inadeguato al mondo anche se in realtà in cento ne avrebbero più bisogno di te) ed è per giunta dispendiosa, il «life coach» è invece una specie di lampo di laser che interviene in breve tempo e «al bisogno»: a lui non frega nulla di andare a indagare e a scandagliare le cause, basta parare l'effetto e mettere i «pazienti» in grado di scavallare il problema. A lui basta renderli adatti a vivere in breve tempo. Il costo delle sedute varia a seconda «dell'allenatore», quelli alle prime armi chiedono meno, quelli con qualche successo alle spalle, di più. La forbice è davvero ampia, ci spiega Cozza.
In linea di massima (molta massima) una «seduta» di un'ora e mezza può andare «dai cento ai millecinquecento euro, con una media, quindi, di quattrocentocinquanta-cinquecento euro».

Come facciano i «life coach» a rendere abili all'esistenza i propri assistiti lo si può apprendere solo per grandi linee. Spiega sempre Cozza: «Descrivere pedissequamente cosa diciamo durante un incontro sarebbe un po' come svelare il trucco del mago, senza contare che certe banalizzazioni sarebbero a rischio di goffe emulazioni. Possiamo dire che le nostre, con i "pazienti", sono chiacchierate che si svolgono uno di fronte all'altro, procedono per visualizzazioni, per immagini. Stimoliamo certi esercizi mentali che invitano il cervello ad andare in altre direzioni rispetto alle solite. Le esigenze sono le più svariate: dimagrire, ingrassare, smettere di fumare, prendere la patente... Tutte cose davanti alle quali il soggetto erige un apparentemente incomprensibile blocco. Ma anche altro. In cura da me, per esempio, è arrivata una ragazza che da oltre un anno aveva perso il ciclo mestruale, a causa di un cattivo rapporto con i genitori. Abbiamo fatto una seduta e dopo quattro giorni ha recuperato il ciclo. Oppure un altro che aveva sviluppato un trauma nei confronti del dentista. Era talmente a disagio che l'anestesia, su di lui, non funzionava più».

«Sono una persona razionale. Ho quarantacinque anni, faccio il tecnico elettronico e sono molto poco suggestionabile - racconta il diretto interessato, Paolo Vittori - Però, nel corso di un lavoro odontoiatrico al quale ho dovuto sottopormi, mi si è scatenata una vera nevrosi. É stato quando il dentista ha iniziato a usare il bisturi. Non c'è più stato verso di proseguire. É stato lui a consigliarmi l'intervento del life coach, di Cozza. E devo dire che dopo una seduta, tutto si è sistemato. Mi ha invitato a concentrarmi su altro, a ridicolizzare la situazione e poi non so... Fatto sta che ha funzionato». Sono moltissimi anche gli sportivi che si rivolgono al life coach per migliorare le prestazioni in campo. E ormai, su questa figura si organizzano anche convegni. Come il prossimo, fissato per il 23 agosto a Bobbio, in provincia di Piacenza. Perché ormai anche i malesseri vanno di fretta.

Articolo del 27 Luglio 2010 pubblicato da: Giornale.it

mercoledì 30 marzo 2011

COMUNICAZIONE NON VERBALE nel coaching (Bari)

Tante volte la nostra testa si riempie di domande, dubbi, incertezze.
Tante volte facciamo o pensiamo cose che sembrano essere fuori dal nostro controllo, più forti di noi.
Tante volte ci sentiamo incompleti, insoddisfatti e non riusciamo proprio a capire il perchè.
E quello che desideriamo è COMPRENDERE. Capire davvero il nostro stato d'animo, i nostri impulsi e trovare risposte che facciano luce dentro e fuori di noi.
La CNV (Comunicazione Non Verbale) è uno strumento indispensabile in questo cammino di chiarezza.
Perchè? Perchè la CNV è il linguaggio del nostro INCONSCIO...ed è nel nostro inconscio che risiedono le risposte! La parte più profonda di noi comunica attraverso il corpo, i gesti, le emozioni...attraverso la CNV.
Una comunicazion non verbale, che se opportunamente colta e tradotta nel nostro linguaggio razionale, diventa uno strumento essenziale, chiarificatore...come una lampadina! Una lampadina che fa luce sui nostri sul nostro sentire, sui nostri disagi, sulle nostre emozioni. 
Il nostro inconscio ci dona quotidianamente delle "piccole lampadine"...dei messaggi... al Coach il compito di "accenderele"  per illuminare!

lunedì 28 febbraio 2011

PASQUALE ADAMO: COACH a BARI (1° incontro gratuito)







Il COACH è una figura professionale che sostiene il proprie cliente nel raggiungimento di obiettivi personali, professionali, relazionali.
Il Coach è il professionista che si prefigge come obiettivo finale il BENESSERE psico-fisico dei suoi clienti!
Si avvale di diversi strumenti come: tecniche di potenziamento e rilassamento, tecniche di counseling e mediazione, visualizzazioni creative e comunicazione non verbale (per la traduzione del linguaggio dell'inconscio).


Dal 2005 mi occupo di benessere psico-fisico e dal 2007 sono Coach. Il 1° incontro è gratuito! Si svolge in uno studio privato nel centro di Bari. Per informazioni:
adamo1981@hotmail.it
numero VERDE (gratuito da fisso e cellulare): 800.960214
cell. 3491455469