sabato 22 ottobre 2011

VIVERE RELAZIONI SANE (i 7 Specchi Esseni) P.Adamo Coach



Vi è mai capitato di incappare sempre nella stessa tipologia di relazione?
L’uomo infedele, la donna gelosa, il capo severo, l’amico inaffidabile!
Poi, finiamo per prendercela con  la SFORTUNA, con il KARMA e con il DESTINO!
In tutti i casi abbiamo l’impressione che non dipenda da noi e ci rassegniamo a vivere delle relazioni infelici e nocive!

E SE NON FOSSE COSI’?
SE NON FOSSE AL DI FUORI DELLE NOSTRE RESPONSABILITA’?
SE POTESSIMO INTERVENIRE E MODIFICARE QUELLO CHE SEMBRA ESSERE IL NOSTRO DESTINO?

Secondo un'antichissima popolazione, gli ESSENI, i nostri rapporti e le nostre relazioni interpersonali trovano spiegazione in 7 categorie. Cioè, ci sono 7 grandi “motivazioni” che causano e condizionano le nostre relazioni.
Gli Esseni li hanno chiamati: “specchi”…. Vedremo perché!

IL 1° SPECCHIO ESSENO: “la nostra presenza nel momento presente”
Il primo Specchio Esseno sostiene che “ciò che viviamo è l’immagine di quello che noi siamo nel presente”.
Chi ci è vicino, chi ci circonda, chi incontriamo, ci rimanda quello che stiamo vivendo/provando/sentendo nel presente.
Per esempio, se stessimo vivendo un periodo di forte rabbia, finiremo per incontrare e stringere relazioni con persone molto arrabbiate!
Se stessimo vivendo un periodo di forte depressione, finiremo per incontrare e stringere relazioni con persone tristi, infelici, depresse.

Allora, se siete circondati da relazioni “nocive”, chiedetevi:
COSA STA RISPECCHIANDO DI ME QUESTA PERSONA?  Solitamente, è sufficiente individuare l’aspetto di quella persona che maggiormente vi crea disagio e domandarvi se vi appartiene in quel momento della vostra vita.

Ultimamente mi è capitato, durante una mia consulenza di coaching, un cliente che si sentiva “sfortunato” perché incontrava sempre “uomini infedeli”. Gli ho chiesto: “quanto ti senti fedele tu?” E il cliente mi ha risposto: “io non ho mai tradito!” Ho semplicemente ribadito: “non ti ho chiesto se hai mai concretizzato l’infedeltà, ti ho chiesto che percezione hai della tua capacità di essere fedele!” Possono essere sufficienti i nostri pensieri, i nostri sogni, i nostri desideri per sentirsi infedeli!
Da quel giorno abbiamo lavorato sulla sua idea e percezione di fedele!

IL 2° SPECCHIO ESSENO: “cosa giudichiamo nel momento presente”
 Il secondo Specchio Esseno ha una qualità simile alla precedente ma è un po’ più sottile. Anziché riflettere ciò che siamo, ci rimanda ciò che noi giudichiamo nel momento presente.  
Per esempio, se siete a contatto con persone che vi provocano una forte frustrazione, rabbia o tensione chiedetevi: MI STANNO MOSTRANDO COSA GIUDICO IN QUESTO MOMENTO? 
Infatti, a volte, siamo fortemente impegnati in un progetto, un ideale, una mission di vita che finaimo per contrapporci a tutto ciò che potrebbe ostacolare quel progetto/ideale!
Per esempio, posso essere fortemente impegnato nella tutela e difesa degli animali abbandonati. Di conseguenza mi capiterà spesso di giudicare male e con violenza coloro che non hanno la mia stessa sensibilità. E’ in questo caso che può verificarsi il 2° specchio Esseno: la vita di metterà di fronte persone che continuamente ti appaiono come pocio sensibili nei confronti degli animali.

Qualche anno fa, collaboravo con un’associazione impegnata nella tutela dei bambini. Mi accorsi che il responsabile di questa associazione incappava sempre in persone che non avevano davvero a cuore i bambini ma il profitto che si poteva ottenere. Diciamo che erano motivati più dal denaro che dalla salute dei bambini! Scopo di questa associazione era tutelare i bambini e la loro salute senza alcun scopo di lucro!  Il responsabile dell’associazione non riusciva ad accettare che esistessero persone che potessero privilegiare il denaro ai bambini. Lottare contro queste persone e la loro meschinità era la ragione stessa della nascita dell’associazione e la sua ragione di vita, pertanto, il responsabile giudicava continuamente quella realtà e sistematicamente le si ripresentava!!
IL 3° SPECCHIO ESSENO: “cosa ho perso di me?”
Questo è uno specchio, a mio avviso, molto utile e importante!
Quante volte ti è capitato di incontrare persone che hanno subito attirato la tua attenzione?
E’ stato sufficiente incrociare gli sguardi e dentro di te è successo qualcosa di magico e intenso. Una voglia irrefrenabile di conoscere quella persona.
Alla presenza di questa persona, che forse non conosciamo nemmeno, sentiamo come una scossa elettrica, forse anche la pelle d’oca sulla nuca o sulle braccia. 
Che cosa è successo? Amore a prima vista? Può essere… oppure:
Il terzo Specchio Esseno, sostiene che quando questo accade, avviene perché l’altra persona ha qualche nostra qualità, qualche aspetto del nostro carattere, che abbiamo perso con il tempo. E’ come se, con il passare del tempo, con l’aumentare delle responsabilità, con l’aumentare degli anni, perdiamo o dimentichiamo qualcosa che ci appartiene (leggerezza, passionalità, gioiosità, vivacità, etc) e il terzo specchio Esseno serve a ricordarcelo!
Se vi trovate in presenza di  qualcuno e, per qualche motivo inspiegabile, sentite l’esigenza di passare del tempo con quella persona, ponetevi una domanda: CHE COSA HA QUESTA PERSONA CHE IO HO PERDUTO, HO CEDUTO, O MI È STATO PORTATO VIA? 
Recentemente, un mio vecchio amico mi ha contattato e mi ha chiesto una consulenza. Ho accettato di incontrarlo. Mi ha riferito che era in un periodo molto difficile con la moglie e che, probabilmente si era innamorato di un’altra donna. Dopo aver appurato che il sentimento fosse ricambiato, gli ho chiesto di incontrarli entrambi. Li ho messi uno di fronte all’altro e ho chiesto loro di  guardarsi negli occhi e poi ho aggiunto: “CHIEDETEVI COSA VI RICORDA DI VOI LA LA PERSONA CHE AVETE DI FRONTE. QUALE ASPETTO DELLA SUA PERSONALITA’ E DEL SUO MODO DI ESSERE VI ATTIRA!
Insieme abbiamo preso consapevolezza di questo meccanismo e analizzato la situazione, evitando così, di far soffrire i loro rispettivi partner. Così, è svanita quella forte attrazione!

IL 4° SPECCHIO ESSENO: “le relazioni come dipendenze”
Il quarto Specchio Esseno è legato alle nostre dipendenze. Non solo dipendenze dall’alcool, dal fumo, o dalla droga, ma anche le dipendenze da alcuni modelli comportamentali: manie di controllo, pulsione all’ordine, dipendenza dal successo, etc.
Spesso, infatti,  nel corso degli anni ci accade di  adottare dei modelli di comportamento che poi diventano tanto importanti  da farci riorganizzare il resto della nostra vita per accoglierli. Sovente tali comportamenti sono compulsivi, creano dipendenza.
Il Quarto specchio ci permette di osservare noi stessi in uno stato di dipendenza e compulsione.  Attraverso la dipendenza e la compulsione, noi rinunciamo lentamente proprio alle cose a cui  teniamo di più.  Facciamo posto a queste dipendenze e sostituiamo quello che di più caro abbiamo.
Osserviamo la nostra vita e le nostre “dipendenze” e chiediamoci: COSA STANNO SOSTITUENDO? Di cosa o di chi stanno prendendo il posto?

IL 5° SPECCHIO ESSENO: “Il rapporto con DIO”
Pensate al rapporto che avete con Dio. Quali convinzioni avete nei suoi confronti, quali credenze, quali aspettative! Ora, osservate se ci sono similitudini e somiglianze con il rapporto che avete con i vostri genitori.
È come se, il rapporto che avete con i vostri genitori terrestri rifletta il rapporto che avete con i vostri “genitori celesti”.
Per esempio, se  pensate che Dio vi giudica e non è contento di voi, probabilmente pensate lo stesso dei vostri genitori! Se voi pensate che Dio non si è mai davvero preso cura di voi, che non ha fatto abbastanza per voi, probabilmente, pensate la stessa cosa dei vostri genitori..
 Il 5 specchio esseno, riflette il modo in cui voi pensate che Dio vi concepisca o come voi concepite il Creatore!
Questo specchio è forse il  più potente in assoluto, perché ci permetta di vedere, più profondamente degli altri, la ragione per cui abbiamo vissuto la nostra vita in un dato modo. 

IL 6° SPECCHIO ESSENO: “l’oscura notte dell’anima”
Anche se il nome di questo sesto specchio esseno può sembrare infausto, in realtà, esso è estremamente positivo e potenziante!
Secondo questo sesto specchio, quando nella vita ci accade qualcosa di molto terribile, qualcosa di molto grande, è perché siamo pronti a passare al nostro “livello successivo”, siamo pronti a sperimentare e mettere in campo tutte le nostre abilità.
Questo specchio, si basa sul principio che “dio non ci dà mai più problemi di quanti non riusciamo a sopportarne?”
Quando la vita è più dura, quando ci vengono poste delle sfide più alte nel campo della salute, dei rapporti umani o della sopravvivenza è perché noi stessi ci siamo creati quelle situazioni solo dopo aver accumulato tutti gli strumenti necessari a tirarcene fuori con grazia.
Fino a che non abbiamo fatto nostri quegli strumenti non ci troveremo mai nelle situazioni che ci richiedono di dimostrare determinati livelli di abilità. 
Quindi, da questa prospettiva, le sfide più alte della vita, quelle imposteci dai rapporti umani e forse  anche dalla nostra stessa sopravvivenza, possono essere percepite come delle grandi opportunità a nostra disposizione, per saggiare la nostra  abilità, anziché come dei test da superare o fallire.
E’ proprio attraverso lo specchio della notte oscura dell’anima che vediamo noi stessi nudi, senza alcuna corazza o protezione illusoria che ci siamo nel tempo costruiti!

Nella mia esperienza professionale è uno degli aspetti più importanti e al tempo stesso più difficili da far “comprendere.” È difficile poter pensare che un ostacolo, una difficoltà, una disavventura possano essere qualcosa di positivo per noi. Vi è una certa resistenza a prendere in considerazione che qualcosa che ci ha fatto soffrire, ci serva a maturare e, soprattutto, come dice il 6° specchio, a passare al nostro livello successivo di crescita.
Vi assicuro però, che fino ad oggi, dietro ad ogni disagio/difficoltà/problematica si è sempre celato una sorta di messaggio, di insegnamento indispensabile per realizzare il proprio sé!

IL 7° SPECCHIO ESSENO: "Dio non fa errori"
Il settimo specchio esseno è il più difficile.  E’ lo specchio che ci chiede di ammettere la possibilità  che ciascuna esperienza di vita, a prescindere dai suoi risultati, è di per sé perfetta e naturale.  A parte il fatto che si riesca o meno a raggiungere gli alti traguardi che sono stati stabiliti per noi da altri, siamo  invitati a guardare i nostri  successi nella vita senza paragonarli a niente. Senza usare riferimenti esterni di nessun genere.
Nella prospettiva di questo specchio ci viene  chiesto di ammettere la possibilità che ogni aspetto della nostra vita personale – qualsiasi aspetto  - sia perfetto così com’è. Dal nostro aspetto fisico, ai nostri risultati in ambito scolastico, aziendale o sportivo. 
Il settimo specchio esseno ci chiede di ricercare la perfezione nell'imperfezione della vita. E ci ricorda che spesso siamo noi i nostri critici più agguerriti.
Inoltre, per valutare il nostro successo o fallimento, misuriamo i nostri risultati facendo uso di un  metro esterno.  Ci paragoniamo a qualcuno o qualcosa che è fuori e che non appartiene a noi!
Allora dobbiamo chiederci: QUALE METRO DI VALUTAZIONE STIAMO USANDO? A QUALI PARAMETRI STIAMO FACENDO RIFERIMENTO?
Quindi vi invito ad esaminare la vostra vita ed a individuare le aree in cui sentite di non essere felici di voi stessi. Questo può accadere soltanto se non avete fatto del vostro meglio oppure se avete fatto del vostro meglio e vi siete paragonati a qualcun altro!!!
Parafrasando Bon Jovi:
“Ricorda che sei perfetto perché Dio non fa errori” Bon Jovi

Fonti: "Camminare tra i mondi" di Gregg Braden

mercoledì 12 ottobre 2011

EMOZIONI E MALATTIA


Il termine EMOZIONI, viene dal latino E/MOVERE, quindi “smuovere, agitare, commuovere” e indica qualcosa che si muove dentro di noi.
Le basi del nostro sistema emozionale sono impresse nel nostro sistema nervoso e diventano “tendenze automatiche”.
Le emozioni sono gestite dall’amigdala, cioè una piccola struttura cerebrale che raccoglie informazioni dall’esterno. Essa è collegata con i meccanismi della memoria e con la corteccia cerebrale, sede della coscienza e del pensiero.
Inoltre, l’amigdala, invia ordine al sistema nervoso autonomo, responsabile dei sintomi fisiologici.
L’amigdala è una SENTINELLA PSICOLOGICA, guidata da INTERROGATIVI PRIMITIVI.
Quello che sta accadendo è qualcosa di cui ho paura? Che odio? Che mi ferisce? Se la risposta è affermativa, l’amigdala fa scattare una sorta di “grilletto neurale”, che manda messaggi di crisi a tutte le parti del cervello.
All’istante il nostro corpo si prepara a combattere o a fuggire. Infatti, alcuni ormoni fanno aumentare la frequenza cardiaca, preparano i muscoli ad agire e rendono più vigili i sensi. UN VERO URAGANO EMOTIVO!

Questo "uragano emotivo" inevitabilmente si ripercuote sul nostro corpo e si manifesta attraverso il corpo stesso! Pensate a quando siamo arrabbiati: la bocca si irrigidisce, i pugni si stringono, lo stomaco si contrae, etc.
Immaginate, ora, se questa rabbia e le risposte corporee associate, si ripetono nel tempo e non trovano risoluzioni. Cosa succede al vostro corpo? Quanto sarà "inquinato"? Cosa succederà al vostro stomaco? Quanto aumenterà la produzione di succhi gastrici?
Questo è un esempio di forte correlazione tra emozioni e malattie! 

E ve ne sono tanti altri:
Neurologicamente l'ambiete esterno è percepito atttraverso il sistema nervoso periferico (sistema sensoriale). Quindi problemi alla vista, udito, tatto o problemi motori possono essere legati all'ambiente in cui viviamo. Per esempio, se abbiamo un problema alla vista possiamo chiederci: "Cosa non vogliamo vedere nell'ambiente (casa, lavoro, famiglia) in cui viviamo?"

Neurologicamente i comportamenti sono connessi al sistema motorio. Quindi problemi di tipo motorio possono avere origine nei nostri comportamenti. 

Neurologicamente le nostre credenze, le nostre convinzioni e i nostri valori sono elaborate dal nostro sistema nervoso autonomo.  Cioè quel sistema che regola le funzioni che sono al di fuori del nostro controllo volontario: cuore, polmoni, sfinteri, nervi facciali, erezione, etc. Quando riscontriamo dei problemi in questi organi, probabilmente, abbiamo sviluppato delle credenze e/o convinzioni sul nostro sè, nocive e dannose!

Neurologicamente la nostra identità viene percepita a livello immunitario ed endocrino. Qundi una percezione errata della nostra identità (quanto ci accettiamo, quanto ci piacciamo, quanto siamo soddisfatti di noi, etc) può ripercuotersi sul nostro sistema immunitario  e su organi come: tiroide, pancreas, reni, fegato, ovaie/testicoli e portare a disfunzioni ormonali.

La nostra mente e il nostro corpo sono strettamente collegati tra loro, in un intreccio forte e indissolubile. Per questo è importante comprendere che, spesso, le nostre malattie hanno origine nei nostri pensieri, nei nostri modi di percepire la realtà e di rapportarci agli altri. Trovano spiegazione nelle nostre modalità di affrontare situazioni stressogene e difficili. Possono nascere dalla percezione che abbiamo del nostro sè e dalle nostre credenze! 
Mens sano in corpore sano...