venerdì 7 settembre 2012

Pasquale Adamo Relatore in FIERA DEL LEVANTE


Grazie Annalisa Minetti (Podio Paralimpiadi '12)



Grazie Annalisa!

Ti voglio ringraziare personalmente per la tua medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra nei 1500 mt.

Perchè? Perchè quella non è solo una medaglia. Non è solo un podio conquistato. E' un SIMBOLO.


Il SIMBOLO della forza di volontà, il simbolo dell'impegno, il simbolo degli ostacoli che si possono affrontare e vincere!

Mi piace pensare che non sia un simbolo solo per me.... ma per tutti quelli che in questo momento mi leggono e ti leggono. 

E tu Annalisa, vai oltre tutto questo. Prima hai deciso che la tua "cecità" non fosse un limite per la tua professione da cantante e poi che non ti ostacolasse per andarti a prendere questo podio!!

Vederti correre con eleganza, sentire il tuo fiato e percepire il tuo sforzo fisico. Fantastico!

Mi hai dato fiducia, coraggio, forza, passione...


Immagino quanto ti sarai allenata. Quanto ti sarai impegnata. Quanto avrai lottato ogni giorno per i tuoi obiettivi. Immagino i tuoi dubbi, le tue paure, le tue debolezze... e nonostante tutto...



La tua medaglia, Annalisa, è un simbolo per tutti noi. Ci hai dato una grande lezione di vita. Ci hai dimostrato che non serve a nulla lamentarsi, che non vincono solo i fortunati, che non c'entrano i soldi di papà... che la crisi non è una motivazione sufficiente per arrendersi.


Soprattutto, cara Annalisa, mi hai insegnato che dentro di noi c'è tutto quello di cui abbiamo bi-sogno per realizzare i nostri sogni!



Con stima
Pasquale Adamo

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martedì 4 settembre 2012

I FIUMI MAESTRI DI VITA (103° Storia di PNL)



L’allievo andò dal Maestro e disse: 
“Maestro, non ce la faccio più! Sono stanco. Da tempo lotto con tutte le mie forze per raggiungere il mio obiettivo, ma ogni volta trovo un ostacolo sulla mia strada. Ogni volta, c’è qualcosa che mi fa rallentare il mio cammino. Ho la sensazione di allontanarmi dal mio sogno!”

Il Maestro, come era solito fare, guardò dritto negli occhi del suo discepolo, poi si alzò e disse: “Seguimi!”

L’allievo conosceva molto bene la sua Guida. Non disse nulla e affidandosi completamente, lo seguì.

Il Maestro e il giovane ragazzo, si incamminarono verso la vetta della montagna. 

Da quella altezza si poteva vedere meglio. Si aveva uno sguardo più allargato sul paesaggio e l’orizzonte sembrava più vicino. 

Il Maestro disse: “Vedi quel fiume? Sai qual è il suo unico obiettivo?”
Per l’allievo fu facile individuare il possente corso d’acqua e fu altrettanto facile rispondere alla domanda: “Certo! Il fiume scende dalla montagna con l’unico scopo di raggiungere il mare.”

Il Maestro accennò un sorriso, poi aggiunse: “Guarda il fiume! Osservalo attentamente. Potrebbe scendere direttamente in mare. Dal punto più alto della montagna, con la sua forza e la sua determinazione, potrebbe percorrere un tragitto lineare verso la tanto ambita acqua salata. 
Invece, no!
Nota il suo percorso tortuoso. Le sue curve. Tante insenature, molte deviazioni. In qualche punto, come puoi vedere, sembra quasi fermarsi, come se fosse più difficile continuare. In altri momenti, è più scorrevole e sicuro, sembra scivolare con più facilità. 


Ma quante cose impara, quel fiume. Quanti terreni conosce e ri-conosce. Quante piante e quanti fiori aiuta con il suo corso d’acqua. Quanta forza accumula. Quanta energia diffonde. 

Forse, ragazzo, questo vale anche per noi. Anche noi siamo costretti a deviare il nostro percorso, ad affrontare le nostre curve. A fare nostre tante cose e lasciare andare tante altre… prima di raggiungere il nostro mare.

Ps i fiumi, tutti i fiumi, nessuno escluso, navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi per essere esatti, tre volte virgola quattordici (il famoso Pi Greco)…come se ci fosse una regola scritta da qualche parte.

La prossima occasione per incontrarci sarà in Fiera del Levante a Bari. Per maggiori informazioni: clicca qui