lunedì 24 dicembre 2012

Ho incontrato Babbo Natale

Ho fatto un sogno. In questo sogno, ho incontrato Babbo Natale.
Sai, l'ho trovato un po' triste! Perchè? Perchè ogni anno lui riceve tantissime lettere, ma spera sempre di trovarne qualcuna che dica:

"Caro Babbo Natale, sono LUIGI e ho 43 anni, ti scrivo per..." oppure "Caro Babbo Natale, sono MARIA e ho 53 anni, vorrei chiederti..."
Invece, riceve solo lettere da bambini! Per carità, è una cosa che gli piace tantissimo... ogni volta che apre le lettere dei bambini, immagina i loro occhi sognanti e i loro cuori fiduciosi e si emoziona moltissimo. A dirla tutta, sono proprio queste emozioni che lo spingono a fare ancora il suo lavoro dopo tantissimi anni.

Però, a Babbo Natalte piacerebbe vedere e immaginare OCCHI SOGNANTI e CUORI FIDUCIOSI anche nei volti dei grandi... Giuro! Mi ha detto proprio così!

Poi, mi ha chiesto di aiutarlo a portare alcuni doni agli adulti che conoscessi.

Ed eccomi qui! Ecco cosa Babbo Natale mi ha chiesto di portare in dono:

1) FEDE e FIDUCIA:
Abbi fiducia nei tuoi sogni... e in te stesso! E' l'unico modo per poter essere felice! Le difficoltà, gli ostacoli, i muri sono quelle cose che possono fermare gli altri, ma non te!
Per avere fiducia, è importante avere FEDE. Steve Jobs  diceva: "Dovete credere in qualcosa: l'istinto, il destino, la vita, il Karma, qualsiasi cosa!"
A me piacerebbe che tu avessi fede in DIO, perchè questo ti permette di avere una fonte inesauribile e incondizionata di amore!
2) CHIAREZZA:
Sapere COSA si vuole e COME ottenerlo è fondamentale per riuscire nella vita. La consapevolezza di sè e della propria mission è l'unico modo per non sentire quella sensazione di "perdere tempo" e di "girare intorno". Per questo, devi sapere dove vuoi andare e dove stai andando. Conoscere la tua rotta di navigazione e decidere cosa farne!
3) MAGIA: 
I bambini credono nella magia. Credono che tutto sia possibile. Anche tu, non smettere di credere nella magia! Quale magia? La magia dei tuoi pensieri! Sei tu che decidi cosa è reale e cosa no. Sei tu che scegli quello in cui credere! Nei tuoi pensieri c'è la più grande magia dell'universo!
ps fai ancora in tempo... sì, fai ancora in tempo a scrivere una letterea a Babbo Natale!

BUONA VITA e FELICISSIMO NATALE

martedì 11 dicembre 2012

CREATIVITA', PENSIERO LATERALE e PROBLEM SOLVING






Questo appuntamento è imperdibile per due ragioni:

1) nel mondo del lavoro la creatività è una competenza molto apprezzata, in quanto è attraverso la capacità di essere creativi che si possono trovare nuove risposte a problemi antichi! Occupandomi (anche) di lavoro attraverso il portale www.jobelite.it mi sono reso conto che la realtà lavorativa ha fame di persone con capacità creative. Quante volte avete letto negli annunci di lavoro: capacità di problem solving? Da qui, la proposta di realizzare un incontro per sostenere la coltivazione e lo sviluppo di una mentalità creativa.

2) la creatività è capacità fondamentale anche nella mia attività di coach. Molto spesso, i miei clienti sono "bloccati" da situazioni, problemi, ostacoli a cui non trovano soluzioni. Allenandoli alla creatività, stimolando in loro il pensiero laterale e la capacità di problem solving con delle tecniche specifiche, si ottengono risultati formidabili!! Soluzioni impensabili, strategie originali, iniziative differenti diventano strumenti attraverso i quali trovare risoluzione ai propri limiti e difficoltà!

Tutto questo mi ha spinto a realizzare l'incontro: CREATIVITA', PENSIERO LATERALE e PROBLEM SOLVING

In questo incontro, cercheremo di definire la creatività (compito arduo) e ci concentreremo sulle tecniche e gli strumenti per allenarsi alla creatività, affinire il proprio pensiero laterale e sviluppare capacità di problem solving!

Ecco qui di seguito un esempio.

GIOCO SULLA CREATIVITA' e IL PENSIERO LATERALE

"
Che cosa si mette in tavola, si taglia e non si mangia?"

Prima di darti la soluzione, ti invito a riflettere su uno degli elementi che ostacola la creatività e il pensiero laterale: "il presupposto".

Il presupposto è quell'elemento concettuale che condiziona il nostro pensiero e i nostri ragionamenti.

Per esempio, quando ti chiedo "cosa si mette in tavola", probabilmente stai pensando al cibo! Questo è il presupposto!
Un presupposto rafforzato da "si taglia", solitamente è proprio il cibo che si taglia, e dall'espressione "prepara la tavola" che si riferisce ancora una volta al cibo.

Ora, ti invito a pensare alla soluzione, elimindo il presupposto e lasciandoti guidare dai miei suggerimenti.

Ti rifaccio la domanda e questa volta escludi il cibo: "che cosa si mette sul tavolo, si taglia e non si mangia?" Inoltre, sostituisce la parola "in tavola" con "sul tavolo", poichè abbiamo notato che "in tavola" è facilmente associabile al cibo. 

Infine, prova a pensare quando il termine "taglia" viene utilizzato per un'altra attività che si svolge (solitamente) sul tavolo!

Fai un elenco delle cose che puoi fare sul tavolo:

- mangiare (l'abbiamo escluso)
- lavorare (a cosa?)
- giocare (a cosa?)

Ci sei? Hai trovato la soluzione?

Più giù troverai la risposta:

---->

----->


"Che cosa si mette sul tavolo, si taglia ma non si mangia?"

Le carte!!

I presupposti (insieme ad altri elementi come il pregiudizio, le idee dominanti, i modelli, il punto d'accesso dell'attenzione, etc.) sono ostacoli alla nostra creatività e al nostro pensiero laterale.

Per i più fortunati vi aspetto il 16 Dicembre... per tutti gli altri, vi prometto di replicare ;)


Clicca qui per conoscere i prossimi appuntamenti

domenica 18 novembre 2012

PASQUALE ADAMO RELATORE JOB DESTINATION

Venerdì 23 novembre, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15:30 alle ore 18:30, la Biblioteca Comunale G. Bovio ospiterà la giornata di orientamento al lavoro “Job Destination”, organizzata dallo sportello Informagiovani di Trani in collaborazione con Reteinforma e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e del Lavoro del Comune di Trani.
Obiettivo della giornata è favorire la conoscenza del mercato del lavoro e la ricerca attiva, grazie alla partecipazione di enti, agenzie di lavoro, associazioni di categoria, che hanno aderito alla giornata, e che promuovono quotidianamente le opportunità di lavoro e la valorizzazione delle competenze.
“Job Destination” si realizzerà in due spazi all’interno della Biblioteca Comunale. Il primo spazio ospiterà le postazioni di associazioni di categoria, agenzie per il lavoro, enti di formazione. Sarà possibile consultare le opportunità presenti, candidarsi direttamente lasciando il proprio curriculum, sostenere un colloquio di lavoro o informarsi sui servizi offerti. Al momento hanno aderito all'evento: Centro Impiego di Trani, Confcommercio - Delegazione di Trani, Confesercenti BAT, Aproweb - web agency (www.aproweb.it), Jobelite (www.jobelite.it ), Reteinforma - network Informagiovani pugliesi.
Il secondo spazio di “Job Destination” sarà dedicato invece a workshop e seminari tematici gratuiti.
10:00 -  Le nuove regole del lavoro a cura Avv. Massimiliano Maggio;
11:30 – Professional Media Marketing: come cercare lavoro nel web a cura di Jobelite.it (a cura di Pasquale Adamo)
16:30 – Valorizzati con il Bilancio di Competenze a cura di Bicomp - Informa Scarl;
Per partecipare ai workshop gratuiti, è necessario registrarsi inviando una mail a igtrani@informa.coop indicando nome, cognome, recapito telefonico e titolo del seminario/i a cui si intende partecipare.
Nell’arco della giornata sarà inoltre possibile sperimentare una simulazione di colloquio di selezione, con consulenti esperti di Workopp, Agenzia per il Lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per prenotare la simulazione è indispensabile rivolgersi allo sportello Informagiovani di Trani entro il 19 Novembre.
Vi aspettiamo! E ricordate di portare il curriculum vitae (in molte copie ;-)
Per maggiori informazioni:
INFORMAGIOVANI DI TRANI 
Piazzetta San Francesco 1 - Trani C/o Biblioteca Comunale G. Bovio.
Tel. 0883/482149; igtrani@informa.coop
Orari:  merc e ven 9.30 - 12.30; mar e giov 16.30 - 19.30

giovedì 15 novembre 2012

PASQUALE ADAMO RELATORE a ORIENTAGIOVANI 2012



Venerdì, 16 novembre, ore 9:00, presso la sala Consiliare del Comune di Bari, Pasquale Adamo sarà relatore alla XIX edizione di Orientagiovani, una manifestazione nazionale di grande impatto comunicativo organizzata da Confindustria. Lo scopo di tale iniziativa è di offrire ai ragazzi di terza media l’opportunità di conoscere più da vicino il mondo dell’impresa e del lavoro.

Di seguito il programma dell'evento:
- Francesco Frezza, Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Bari e Bat
- Ruggiero Francavilla, Dirigente dell'Istituto Scolastico Regionale di Bari
- Daniele Rutigliano, Fondatore della web agency Aproweb col tema "Strumenti web per lo studio"
- Pasquale Adamo, Responsabile professional network Jobelite.it col tema "L'uso consapevole del web"
- Daniela Marocco, Life Coach: Orientamento al talento
- Milena De Marinis, Informagiovani Comune di Bari

martedì 13 novembre 2012

ESERCIZI PER L'AUTOSTIMA



L’AUTO-STIMA non è qualcosa di predefinito e di definitivo. E’ come un bacino d’acqua, una sorta di LAGO. Proprio come il livello dell’acqua di un lago, la nostra autostima può salire o scendere. Sono molti i fattori che possono determinare il livello della nostra autostima: un successo, un fallimento, un litigio, una nuova piacevole conoscenza, una promozione o una bocciatura, etc.
Questi fattori, sono un po’ come gli affluenti che possono o meno portare acqua al lago.
Ecco alcuni esercizi per sostenere gli affluenti ed alimentare il livello dell’acqua del nostro lago.

1°Esercizio: Una nuova “abitudine” al giorno…
Prenditi l’impegno di creare una nuova abitudine. Può essere anche qualcosa di molto piccolo.  Cambiare abitudini, sostituire i vecchi comportamenti con dei nuovi, accelera il processo di cambiamento. Il cambiamento ci rende più flessibili, aperti al mondo e alle novità. La nostra capacità di reagire positivamente al cambiamento ci rimanda un’immagine di noi stessi positiva ed aumenta l’autostima in termini di autoefficacia.


2°Esercizio: il tuo aspetto esteriore
Ammettilo: quando ti ami, quando tieni a te stesso, quando hai un livello alto di autostima, ti prendi maggiormente cura del tuo aspetto esteriore. Vai dal barbiere/parrucchieri, ti regali un vestito/camicia nuova, etc. Questo non fa altro che innalzare la tua autostima, anche perché probabilmente, dall’esterno ti arriveranno apprezzamenti. Di conseguenza, quando hai una bassa autostima, prenditi cura di te! In questo  modo, mandi messaggi positivi all’immagine estetica che hai di te e ti metti nelle condizioni di ricevere quegli apprezzamenti che tanto fanno bene alla tua autostima ;)

3°Esercizio: prenditi cura del tuo corpo
Curare il proprio corpo aumenta lo stato di benessere, di accettazione e di autostima. Un corpo in forma, atletico, tonico, ci aiuta a sentirci più sicuri, più piacenti ed avere più fiducia in sé. Senza dimenticare che lo sport ci aiuta a “mantenerci giovani” evitando acciacchi, dolori fisici, malattie che minano la nostra autostima e il nostro benessere.

4°Esercizio: Lista delle cose acquistate
Ogni giorno, a fine giornata, fai una lista delle cose positive che hai fatto/ottenuto. Poi, alla fine della settimana prendi consapevolezza di quante cose positive hai acquistato. In questo modo, aumentare  l’ottimismo e la fiducia in te stesso. Tutto questo cambierà il tuo modo di vedere la vita, di vedere te stesso e gli altri.

5°Esercizio: LA TUA IMMAGINE
Ogni giorno dedica qualche minuto all’accettazione del tuo corpo. Mettiti davanti allo specchio e osservati attentamente. Osserva il tuo volto: gli occhi, il naso, la bocca, etc.
Poi, osserva il resto del tuo corpo. Durante il processo di osservazione, in alcuni casi noterai un GIUDIZIO.
Magari penserai: “ecco, odio i miei capelli: sono troppo ricci” oppure “ecco, odio le mie mani: sono così grosse”. Quando avverti il giudizio, fermati un istante, fai un respiro profondo e ripeti mentalmente: “questa parte del mio corpo non mi piace, ma questo non ha nulla a che fare con l’amore che ho nei miei confronti. Mi impegno ad accogliere tutte le parte del mio corpo.”

Lo ammetto! Questo è l’esercizio più difficile (per molti), ma bisogna imparare ad accettarsi… anzi, ad amarsi pienamente. Fino a quando continuerò a negare e rinnegare una parte di me, questa parte diventerà sempre più grande e presente. Quando invece accogliamo con amore qualcosa (o qualcuno, vale anche con le persone), il potenziale negativo svanisce. E’ come se si sgretolasse come un castello di sabbia.

ps se vuoi partecipare al prossimo laboratorio di autostima: clicca qui

BUONA VITA!
Pasquale Adamo

giovedì 25 ottobre 2012

AUTOSTIMA e COACHING




L’autostima è un processo che porta l’individuo a VALUTARE e APPREZZARE se stesso tramite L’AUTO-APPROVAZIONE del  valore personale.
Il termine AUTO-STIMA deriva appunta dalla capacità di fare una “stima” di se stessi.
Ne consegue che l’autostima si basa sulle PERCEZIONI, cioè sui nostri sensi e sulle CONVINZIONI, cioè sui nostri modelli mentali. Entrambi sono strettamente collegati tra loro.
Facciamo un esempio. Luca deve andare ad una festa. Mentre si prepara davanti allo specchio inizia ad osservare (vista) il suo corpo. Individuerà tutti i suoi difetti: troppo basso, troppo alto; troppo grasso, troppo magro; etc. (convinzioni)
Le sue mani inizieranno a sudare (tatto) e penserà che le persone eviteranno di avere contatti con una persone con le mani sudaticce (convinzioni).
A questo punto, Luca avvertirà dentro di sé un certo disagio poiché ha iniziato a non sentirsi all’altezza.
Titubante si recherà alla festa. Nell’incontrare e salutare le persone presenti , la sua voce sarà insicura ed esitante (udito). Nella sua testa si susseguiranno pensieri (convinzioni) come: “che brutta figura che sto facendo” “non riesco nemmeno a parlare” “è meglio se evito le persone perché ho le mani sudate e gli altri potrebbero accorgersi del mio stato d’animo”.
Avete notato come le percezioni e le convinzioni si siano alternate dando vita ad un pericoloso circolo vizioso che si auto-alimenta? Le percezioni hanno dato vita alle convinzioni e le convinzioni finiscono per alterare e condizionare le percezioni.
Cosa fare?
1)    Gioca con le sottomodalità! Le sottomodalità sono un modo magico per giocare con i propri sensi. Per esempio, una volta un clienti mi ha presentato questo problema: “Il mio problema è che quando ascolto la voce del mio capo (udito) rabbrividisco e mi intimorisco. Ho un pessimo rapporto con l’autorità (convinzione), così quando sento la sua voce entro in panico.”
Gli ho chiesto di giocare con il suo senso dell’udito e di immaginare il suo capo con la voce di paperino. Quando lo ha immaginato è scoppiato in una fragorosa risata. Da quel momento, ogni volta che sentiva la voce del capo pensava alla voce di paperino e in questo modo, riusciva a cambiare la percezione associata.
2)    Lavora sulle tue convinzioni. Nella maggior parte delle volte le convinzioni nascono da:
-         Generalizzazioni: “tutte le volte che ho sentito la voce del capo…” Individua, invece, quando esattamente questo accade e poi torna a sperimentare le sottomodalità.
-         Deformazioni: “lui mi odia”. Diamo per scontato e per assodato quello che l’altro prova/percepisce.
-         Cancellazioni: “bisognerebbe agire”. Non abbiamo specificato “chi” dovrebbe reagire; “per cosa”; “chi lo ha deciso”; etc.
E’ un lavoro che richiede impegno e la disponibilità a mettersi in gioco. Pertanto, buon lavoro!
Ti lascio con questa frase di Shakespeare: “Noi sappiamo ciò che siamo, ma ignoriamo ciò che possiamo essere”.

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Buona Vita!
Pasquale Adamo


mercoledì 17 ottobre 2012

COACHING PER IL CAMBIAMENTO




CAMBIA-MENTO. Volendo giocare un po’ con le parole, “Cambia-mento” sembra suggerire un “cambio di mente”.

Spesso, però, mostriamo una forte resistenza al cambia-mento, preferendo uno stato d’animo negativo e una sensazione di malessere piuttosto che modificare le proprie abitudini e il proprio stile di vita.
Ammettiamolo! Quante volte abbiamo esplicitato le nostre buone intenzioni con frasi del tipo: “vorrei cambiare il mio modo di fare” “vorrei eliminare questa mia abitudine” e poi, abbiamo sistematicamente disatteso l’intenzione di partenza?

Perché?

Perché il cambia-mento richiede un impegno totale! Comporta entrare in un mondo sconosciuto e abbandonare una realtà consolidata… magari limitante e persino nociva, ma pur sempre “sicura”.
Invece, il cambiamento implica una certa dose di stress dovuta all’incertezza e alla paura di affrontare qualcosa di nuovo!

Allora, come motivarsi al cambiamento? Ecco alcuni suggerimenti pratici e immediati per iniziare a lavorare sulla resistenza al cambiamento. 

1)  Prendete piena consapevolezza dei limiti e delle conseguenze che un certo comportamento limitante ha sulla vostra vita, sulle vostre relazioni e sul vostro benessere psico-fisico. Vi chiedo di fare una vera e propria lista. Mettere per iscritto, comporta una maggiore presa di coscienza della situazione e delle sue ripercussioni. 

2)     Poi, pensate a cosa vorreste ottenere. Non vi sto chiedendo di pensare a cosa NON volete, ma al vostro obiettivo. Per esempio, piuttosto che affermare: “non voglio più soffrire in amore” “non voglio più essere così ansioso”, formulate in positivo il vostro obiettivo. “voglio vivere un amore felice” “voglio essere più sereno e tranquillo”. 

3)  Individuate cosa potete fare, sia sul piano comportamentale che mentale, per realizzare il vostro obiettivo. Anche in questo caso fate una lista.

4)   Individuate degli obiettivi giornalieri, anche piccoli, su cui impegnarvi e che sono necessari per raggiungere il vostro obiettivo finale.

5)   Ogni giorno, motivatevi pensando a come vi sentire, cosa penserete di voi e cosa otterrete quando avrete raggiunto il risultato per cui vi state impegnando.

Il coaching può essere uno strumento molto efficace per supportare le persone nel cambiamento! 

Come dico spesso durante i miei workshop: "Non siate l'effetto del vostro passato, ma la causa del vostro futuro!"


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Buona vita
Pasquale Adamo

venerdì 5 ottobre 2012

AUTOSTIMA - Appuntamento gratuito


L'autostima è la chiave per riuscire nella vita. Per questo, è importante prestare molta attenzione alla cura della propria autostima. Una bassa autostima ci impedirà di raggiungere i nostri obiettivi e realizzare i nostri sogni. Inficia la nostra abilità comunicativa e di costruire relazioni efficaci. Ci limita nel mondo del lavoro, dello sport e nelle nostre capacità affettive.

Ci sono delle regole molto semplici da seguire per avere una ottimale capacità della stima di sè (auto-stima), così come ci sono delle trappole facili da riconoscere ed evitare per non minare la fiducia in sè stessi.

L'incontro è organizzato da MCI - Master Coach Italia.

Per maggiori informazioni e per prenotazioni: clicca qui

Buona vita!

venerdì 7 settembre 2012

Pasquale Adamo Relatore in FIERA DEL LEVANTE


Grazie Annalisa Minetti (Podio Paralimpiadi '12)



Grazie Annalisa!

Ti voglio ringraziare personalmente per la tua medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra nei 1500 mt.

Perchè? Perchè quella non è solo una medaglia. Non è solo un podio conquistato. E' un SIMBOLO.


Il SIMBOLO della forza di volontà, il simbolo dell'impegno, il simbolo degli ostacoli che si possono affrontare e vincere!

Mi piace pensare che non sia un simbolo solo per me.... ma per tutti quelli che in questo momento mi leggono e ti leggono. 

E tu Annalisa, vai oltre tutto questo. Prima hai deciso che la tua "cecità" non fosse un limite per la tua professione da cantante e poi che non ti ostacolasse per andarti a prendere questo podio!!

Vederti correre con eleganza, sentire il tuo fiato e percepire il tuo sforzo fisico. Fantastico!

Mi hai dato fiducia, coraggio, forza, passione...


Immagino quanto ti sarai allenata. Quanto ti sarai impegnata. Quanto avrai lottato ogni giorno per i tuoi obiettivi. Immagino i tuoi dubbi, le tue paure, le tue debolezze... e nonostante tutto...



La tua medaglia, Annalisa, è un simbolo per tutti noi. Ci hai dato una grande lezione di vita. Ci hai dimostrato che non serve a nulla lamentarsi, che non vincono solo i fortunati, che non c'entrano i soldi di papà... che la crisi non è una motivazione sufficiente per arrendersi.


Soprattutto, cara Annalisa, mi hai insegnato che dentro di noi c'è tutto quello di cui abbiamo bi-sogno per realizzare i nostri sogni!



Con stima
Pasquale Adamo

Se vuoi conoscere la prossima occasione per incontrarci: clicca qui

martedì 4 settembre 2012

I FIUMI MAESTRI DI VITA (103° Storia di PNL)



L’allievo andò dal Maestro e disse: 
“Maestro, non ce la faccio più! Sono stanco. Da tempo lotto con tutte le mie forze per raggiungere il mio obiettivo, ma ogni volta trovo un ostacolo sulla mia strada. Ogni volta, c’è qualcosa che mi fa rallentare il mio cammino. Ho la sensazione di allontanarmi dal mio sogno!”

Il Maestro, come era solito fare, guardò dritto negli occhi del suo discepolo, poi si alzò e disse: “Seguimi!”

L’allievo conosceva molto bene la sua Guida. Non disse nulla e affidandosi completamente, lo seguì.

Il Maestro e il giovane ragazzo, si incamminarono verso la vetta della montagna. 

Da quella altezza si poteva vedere meglio. Si aveva uno sguardo più allargato sul paesaggio e l’orizzonte sembrava più vicino. 

Il Maestro disse: “Vedi quel fiume? Sai qual è il suo unico obiettivo?”
Per l’allievo fu facile individuare il possente corso d’acqua e fu altrettanto facile rispondere alla domanda: “Certo! Il fiume scende dalla montagna con l’unico scopo di raggiungere il mare.”

Il Maestro accennò un sorriso, poi aggiunse: “Guarda il fiume! Osservalo attentamente. Potrebbe scendere direttamente in mare. Dal punto più alto della montagna, con la sua forza e la sua determinazione, potrebbe percorrere un tragitto lineare verso la tanto ambita acqua salata. 
Invece, no!
Nota il suo percorso tortuoso. Le sue curve. Tante insenature, molte deviazioni. In qualche punto, come puoi vedere, sembra quasi fermarsi, come se fosse più difficile continuare. In altri momenti, è più scorrevole e sicuro, sembra scivolare con più facilità. 


Ma quante cose impara, quel fiume. Quanti terreni conosce e ri-conosce. Quante piante e quanti fiori aiuta con il suo corso d’acqua. Quanta forza accumula. Quanta energia diffonde. 

Forse, ragazzo, questo vale anche per noi. Anche noi siamo costretti a deviare il nostro percorso, ad affrontare le nostre curve. A fare nostre tante cose e lasciare andare tante altre… prima di raggiungere il nostro mare.

Ps i fiumi, tutti i fiumi, nessuno escluso, navigano per una strada tre volte più lunga del necessario, anzi per essere esatti, tre volte virgola quattordici (il famoso Pi Greco)…come se ci fosse una regola scritta da qualche parte.

La prossima occasione per incontrarci sarà in Fiera del Levante a Bari. Per maggiori informazioni: clicca qui

giovedì 30 agosto 2012

Sei una persona che si impegna o che si interessa?






C'è una grande differenza tra "interessarsi A qualcosa" e "impegnarsi IN qualcosa".

Tante volte, quando non  raggiungi i tuoi obiettivi, quando non sei soddisfatto dei tuoi risultati, probabilmente, ti sei solo interessato a quella meta, ma non ti sei impegnato.

Impegnarsi IN qualcosa è ben diverso. La differenza non è tanto COSA fai, ma COME lo fai!

Lascia che ti racconti questa storia:

"Terry Fox, atleta Canadese, decise di percorrere a piedi il Canada. Il 12 aprile del 1980 partì dalla Costa Atlantica del Canada per raggiungere a piedi quella dell'Oceano Pacifico.

Il suo OBIETTIVO era di raccogliere un dollaro per ogni cittadino canadese, da devolvere alla lotta contro il cancro. 

L'incredibile è che lo fece con una gamba sola, perchè proprio il cancro, lo aveva privato dell'altra.

Corse ogni giorno per 42 chilometri, attraversando vari stati del Canada.

L'impresa fu nominata "Maratona della speranza" e purtroppo non si completò perché, dopo 143 giorni e 5373 chilometri, il primo settembre 1980, presso Thunder Bay, dovette interrompere la sua fatica perché gli furono diagnosticati grumi tumorali su entrambi i polmoni.

Dopo la sua morte, fu istituita la "Terry Fox Run", una corsa non competitiva che nel settembre di ogni anno si svolge in varie località con lo scopo di tenere viva la memoria di Terry Fox raccogliendo fondi per la ricerca oncologica.
In seguito Steve Fonyo, sopravvissuto al cancro, percorse con la gamba sinistra amputata la distanza che mancava a Terry per finire la sua "Maratona della speranza".  (Wikipedia)

L'impegno è la volontà di fare tutto il possibile. E' una promessa fatta a te stesso, che fa rifiutare la resa.

Puoi iniziare a "impegnarti" così: clicca qui

martedì 17 luglio 2012

Il Fiore della Vita

Esiste un gioco molto semplice che può aiutare a individuare i nostri pensieri, emozioni, comportamenti e reazioni fisiche limitanti in una certa situazione. Questo esercizio, ci permette di comprendere cosa monopolizza la nostra risposta MENTALE/FISICA/PSICOLOGICA

Il gioco del "fiore della vita" ti consente di prendere consapevolezza sui tuoi meccanismi abitudinari e "istintivi" in una determinata situazione.
Ecco un esempio:





Ora compila il tuo "fiore della vita".
Trova una situazione in cui ti senti inefficace, in cui perdi il tuo status di eccellenza e descrivila in tutti i suoi aspetti, in tutti i suoi "petali".
Questo ti aiuterà, prima di tutto, a prendere consapevolezza delle tue reazione e di quello che pensi essere fuori dal tuo controllo.
Ecco qui:




Dopo aver compilato il tuo "fiore della vita", fai come se tu avessi il potere di sostituire il pensiero principale con un pensiero positivo, che ti porta benessere, serenità, sicurezza, etc.
Ricompila il tuo "fiore" cambiando il contenuto dei vari petali.
Ripeti l'esercizio con altri "pensieri principali" positivi.

Perchè funziona? Perchè in questo modo, stai insegnando a te stesso e al tuo inconscio che ci sono altre possibilità di reazione, che ci sono altre alternative comportamentali, altre risposte!
Più volte ripeterai l'esercizio, con più "pensieri  principali" positivi e più sarà facile osservare il cambiamento!


"Quando si è determinati, l'impossibile non esiste: allora si possono muovere cielo e terra. Ma quando l'uomo è privo di coraggio, non può persuadersene. Muovere cielo e terra senza sforzo è una semplice questione di concentrazione."